Consegna della “Patente dello smartphone” alla presenza della senatrice Elena Ferrara

Si è svolto alle 10.30 di lunedì 22 maggio, presso l’auditorium della Biblioteca Civica di Parabiago, l’evento della consegna della “Patente dello smartphone” agli alunni delle scuole della Rete che partecipano a questo progetto, di cui l’ICS “Viale Legnano” è capofila.

Particolarmente di rilievo la presenza della Senatrice Elena Ferrara, titolare della Legge 71 del 29 maggio 2017 a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo e della violenza in rete. L’aspetto “interistituzionale”, come ha tenuto a sottolineare la dirigente Monica Fugaro, ha visto partecipi diverse figure professionali coinvolte nel lavoro di prevenzione: il dott. Cristian Bonatti, esperto forense , la dott.ssa Claudia Piccioni, psicologa e psicoterapeuta e due agenti della Polizia di Stato attivi nella prevenzione e repressione dei fenomeni di bullismo e violenza sul Web.


I lavori sono stati introdotti dalla DS Monica Fugaro che ha ringraziato le delegazioni delle scuole presenti con particolare riferimento ai dirigenti presenti nonostante tutti gli adempimenti del periodo in agenda. L’evento è stato fruibile anche in remoto. La dirigente ha evidenziato l’impegno profuso da tutti i membri della comunità educante per sensibilizzare i giovani al fenomeno e rivolgendosi agli studenti ha raccomandato loro di prestare attenzione ai relatori presenti, “persone di valore “ e coinvolte nei legami educativi di comunità.


La senatrice Ferrara ha effettuato un intervento appassionato, che ha suscitato l’attenzione degli studenti, in un silenzio quasi surreale nel teatro affollatissimo, ricordando in primis la vicenda che ha dato la spinta per la presentazione della proposta di legge: la diffamazione tramite social dell’allora quattordicenne Carolina, che oggi avrebbe avuto ventiquattro anni, e la sua tragica scomparsa.

Anche tutti gli altri interventi si sono caratterizzati per un invito ai giovani a parlare con gli adulti, famiglie e insegnanti, di eventuali atti di violenza attraverso i social, avvertendoli del fenomeno della “viralità” di quanto viene pubblicato. Non solo: si è sottolineato come, proprio la sensibilizzazione indotta da percorsi educativi e formativi come questo, debba renderli attenti anche a ciò che può accadere ad altri, segnalando prontamente, anche alle forze dell’ordine, qualsiasi fenomeno distorsivo e potenzialmente criminoso.


La frase proiettata sul maxischermo è stato uno degli elementi emblematici del significato stesso della manifestazione, condiviso da tutti i relatori per la sua pregnanza: “Se non capirai o accadrà qualcosa che non saprai gestire, parlane lo stesso e insieme troveremo una soluzione. Non siamo nati digitali, ma la vita è una palestra per tutte le soluzioni, anche quelle fatte di bit”(patto formativo).


La dott.ssa Piccioni psicologa presso l’Istituto di Noviglio Casarile ha aperto l’intervento spiegando che la reticenza a parlare di eventi traumatici ha anche una spiegazione scientifica ovvero le ferite dell’anima possono bloccare la narrazione di eventi . Ricercare aiuto di adulti e di figure professionali è molto importante e bisogna che i giovani ne prendano atto.

Sono seguite le consegne delle “patenti smartphone “ conseguite al termine del percorso educativo dagli alunni dei diversi istituti coinvolti, con la consegna delle “patenti”: l’IC “Brolo”, IC “M. Candia” Milano, IC “A. Diaz” Milano, IC “A.Diaz” Vaprio D’Adda, IC “Noviglio-Casarile”, IC “E. Fermi” San Giuliano M.se; IC “Matteotti” Sedriano, IC “Q. Di Vona – T. Speri” Milano, IC “S. Pellico” Arluno, ICS Cassina de’ Pecchi e, naturalmente, la delegazione dell’ICS “Viale Legnano di Parabiago.

Gli studenti di FONDAZIONE CLERICI hanno contribuito con un piacevole momento conviviale di ristoro.

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