“EUROPA E MULTILIVELLO”
Pochi giorni fa è arrivato alla Classe 3^B del Plesso di Via Brescia, l’attestato di partecipazione al Progetto Europeo “EUStudy – European Citizenship Education in Theory and Practice”, coordinato dai Professori Francesco Pigozzo e Daniela Martinelli, vincitore del bando Jean Monnet Erasmus 2019 dell’Unione Europea.
Il percorso ha permesso a noi docenti, cittadini ed educatori, di raggiungere una conoscenza approfondita della specifica e fondamentale dimensione europea della cittadinanza, e ha offerto agli alunni un’opportunità preziosa ai fini della costruzione di un curriculum di educazione civica adeguato alla contemporaneità e alle loro esigenze, sia sotto forma di insegnamento trasversale come era “Cittadinanza e Costituzione”, sia sotto forma di materia a sè stante come vuole la legge 92/2019 per l’ “Educazione Civica”.
Dal mese di Novembre alla sospensione delle lezioni la classe ha preso parte a questo progetto: con i Professori ci siamo focalizzati sulle competenze relazionali di comprensione e gestione delle proprie caratteristiche; democratiche, legate alla capacità di prendere decisioni di gruppo in modo rispettoso dei punti di vista altrui, ma al contempo efficaci.
Abbiamo ideato alcuni giochi motori, ripetuti nel tempo, che hanno stimolato la classe alla restituzione e alla riflessione consapevole.
Gli alunni hanno preso coscienza della necessità di stabilire regole di gruppo che rendessero i giochi sistematici. Ciò ha implicato l’utilizzo del voto. Abbiamo riflettuto e sperimentato le differenti regole di “maggioranza” che si possono adottare a seconda delle materie, del livello di importanza delle decisioni da prendere: maggioranza assoluta semplice, maggioranza relativa, maggioranze “qualificate” e abbiamo redatto un cartellone, esposto in classe.
Durante lo svolgimento dei giochi è stato possibile puntare l’attenzione sulla distinzione tra competitivo e cooperativo e sul fatto che esistano, a seconda dei differenti scopi, differenti gruppi ottimali per raggiungerli. La cooperazione è stata “volontaria” in quanto liberamente scelta come opzione, oppure rifiutata: è la stessa cosa che capita agli Stati che “ce la possono fare da soli”: ad esempio la Norvegia, che dispone di riserve di petrolio e la piccola Islanda che ha geotermia e pesca. Il punto è stato capire che, di fronte a certi contesti o comunque nel lungo termine, la cooperazione prima o poi conviene: gli alunni che riescono a fare un gioco, possono non riuscire in altri, quindi può essere “intelligente” e più “efficace” cooperare sempre.